Servizi ambientali alle imprese
Igiene alimentare
Analisi ambintale e degli alimenti
Sicurezza sul lavoro
Medicina del lavoro
Gestione rifiuti
Espurgo fogne
EMERGENZA CORONAVIRUS: IL DATORE DI LAVORO DEVE AGGIORNARE IL DVR?
L’emergenza Coronavirus e l’allarme generato per i primi casi di contagio in Italia hanno reso necessaria l’adozione di misure straordinarie di tutela della salute e sicurezza dei cittadini e dei lavoratori nel nostro Paese.
Per prevenire la diffusione del Coronavirus il Ministero della Salute ha emesso delle linee guida con una serie di misure comportamentali da adottare nel normale svolgimento delle attività lavorative ma anche per coloro che a vario titolo potrebbero trovarsi a contatto con potenziali soggetti contagiati.
Si tratta del D.L. 23 febbraio 2020, n. 6 “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19” e del DPCM 23 febbraio 2020 “Disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”.
Relativamente ai luoghi di lavoro, la responsabilità è sempre in carico al datore di lavoro che ha l’onere di diffondere le informazioni e mettere in atto quanto previsto per la gestione del pericolo derivante da un’eventuale esposizione all’agente biologico.
Il datore di lavoro, infatti, è responsabile in prima persona della salute e della sicurezza dei lavoratori!
Fatta eccezione per gli operatori sanitari o comunque per coloro che hanno funzioni di controllo rispetto alla diffusione del virus, il contagio da COVID-19 non rappresenta un rischio di natura professionale.
Di conseguenza, possiamo ragionevolmente credere che il datore di lavoro NON ha alcun obbligo di aggiornare il documento di valutazione dei rischi ed in particolare la valutazione del rischio biologico.
Sarebbe auspicabile, invece un maggiore controllo degli accessi esterni, fornitori e/o appaltatori, in modo da limitare i contatti con i propri lavoratori.
Resta, infine, obbligo del datore di lavoro preservare la salute dei lavoratori riducendo quanto più possibile la probabilità di contagio evitando o limitando tutte quelle attività di front office con utenti esterni/agglomerati di persone come, ad esempio, eventi fieristici e manifestazioni di ogni genere.